Brigitta Schrepfer

Danzatrice, Coreografa

Cresciuta nelle montagne del Glarona, già all’età di sette anni sapeva di volere diventare una danzatrice, anche se fino ad allora aveva visto principalmente le mucche danzare (cosa che ha trovato di incredibile ispirazione). Ha fatto un percorso notevole che l’ha portata dalla natura della montagna alla cultura della danza. Premiata con molteplici riconoscimenti, da oltre vent’anni è in tournée sia in Svizzera che all’estero con la sua compagnia Brigitta Schrepfers SOMAFON. Le sue opere, come ad es. Onkel & Tanzen, Eigenbrötler, Les amuse bouches, Girls Games, Vollfett & Fliegengewicht esprimono riflessioni sulla società e si contraddistinguono per un linguaggio del movimento innovativo, dinamico, creativo ed umoristico. Insegna a tempo parziale danza, tecnica & improvvisazione all’Università delle Arti di Zurigo. Nel 2019 il comune di Glarona Nord, da cui proviene, le ha assegnato il premio di riconoscimento per la cultura.

I temi di Brigitta:

#assicurazione
#famiglia 
#lavoro indipendente 
#lavora tempo parziale
#pianificazione finanziaria
#previdenza per la vecchiaia

Tre domande a Brigitta

Essere o non essere! Ti sei mai fatta questa domanda in vita tua?

Lavorando nel mondo della danza ho imparato presto a vivere con pochissime risorse finanziarie. Questo era essenziale per la sopravvivenza. Verso i 35 anni, vicina ad un esaurimento nervoso, dopo avere consultato un servizio per l’orientamento professionale, ho preso una decisione importante: non potevo rinunciare alla mia passione per la danza artistica, ma dovevo trovare un equilibrio tra arte & risorse finanziarie. Dopo gli studi di perfezionamento in TanzKultur’ presso l’Università di Berna ho intensificato il mio lavoro nel settore della danza dedicandomi alla formazione artistica ed estetica.

Hai avuto dei modelli da seguire in materia di previdenza per la vecchiaia?

Previdenza?! La danza è un’arte che vive il momento in modo estremo. Per questo ero felice di riuscire giusto a sopravvivere. Chiedermi dove mi vedevo proiettata a distanza di tre anni non faceva parte di me. Poi per fortuna ho incontrato lo stesso un consulente assicurativo che mi ha spiegato quanto siano flessibili i modelli pensionistici. Da allora non ho smesso di occuparmene.

Quale consiglio daresti al tuo giovane Io in materia di previdenza?

Danza, comunica, crea, esibisciti fino a quando ne senti l’urgenza. Questo è un valido concetto fino a quando non inizierai a pensare alla previdenza. A quel punto occupati della previdenza e cercati un bravo consulente.

Domande frequenti

I miei concerti sono morti di Coronavirus – e adesso?

Come artista a tempo parziale ho bisogno di un programma a tempo pieno per la previdenza?

Quando si tratta delle mie imposte faccio fatica a capire. Chi mi aiuta?